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Muybridge, le tragedie che scossero la sua vita

Eadweard Muybridge, ricordato più per le sue gesta che per il suo nome divenne famoso – lo ricordiamo – grazie ad una sua invenzione. Ma la sua vita, purtroppo, fu costellata da varie tragedie.

Nato a Kingston in Inghilterra, era arrivato venticinquenne nella California degli avventurieri e della corsa all’oro. In quel periodo aveva l’aspetto di un vagabondo, con i vestiti che cadevano a pezzi e buchi nel cappello. Mangiava formaggio in precario stato di conservazione, non disdegnando i vermi. Riuscì, non senza difficoltà, ad iniziare la sua carriera commerciando in libri, poi si interessò alla fotografia realizzando delle notevoli immagini del parco nazionale di Yosemite e di San Francisco con lo pseudoni.

Le immagini vennero pubblicate con lo pseudonimo di Helios. Nel 1860 — quando ancora la ferrovia non esisteva e servivano 40 giorni da New York a San Francisco — rimase vittima di un terribile incidente mentre viaggiava in carrozza. Fu sbalzato contro una roccia. Impiegò circa un anno per riprendersi quasi completamente. A causa di questo incidente aveva perso l’udito, il gusto, il tatto, e — ironia della sorte per uno che cambierà il nostro modo di guardare le cose — vedeva doppio. Per le ultime cure fu costretto a tornare in Inghilterra, dal dottor William Gull, celebre per gli studi sull’anoressia (e per essere sospettato di essere Jack lo Squartatore). Dall’incidente derivò, dicono alcuni, il suo carattere irascibile.

Nel 1874, quando viveva nella Baia di San Francisco, il fotografo scoprì che sua moglie Flora aveva una relazione segreta con il sindaco Harry Larkyns. Era il 17 ottobre dello stesso anno, quando accecato dalla gelosia e dal desiderio di vendetta,
​ con una Smith & Wesson
​ lo uccise sparandogli. Il fotografo venne arrestato e processato per omicidio. Aveva sparato davanti a testimoni, ma i giurati, quasi tutti sposati, lo scagiornarono da ogni accusa in quanto l’assassinio di Larkyns venne considerato un “atto giustificabile”, il famoso “delitto d’onore” che in Italia restò in vigore fino al 1981. Nonostante l’omicidio commesso, questo avvenimento non guastò l’amicizia tra Stanford e Muybridge. Infatti il mecenate finanziò tutte le ricerche del fotografo affinchè potesse stabilire la “teoria dello stacco” delle zampe del cavallo in corsa.

Dopo poco tempo dalla sua grande impresa da fotografo inventore, litigò pesantemente con Stanford poiché, quest’ultimo, pubblicò “The Horse in Motion” senza citarlo. Il fotografo disse del magnate: «Credevo fosse un amico, ha rubato il mio lavoro». Il miliardario rintuzzò: «Il successo gli ha dato alla testa».